Riforma Pensioni 2023: cosa cambia con la nuova proposta
Mese: Novembre 2022
Dopo le proroghe sulla riforma delle pensioni inserite nella Legge di Bilancio 2022, proseguono i negoziati tra Governo, sindacati e INPS per arrivare a una revisione del sistema previdenziale che sia condivisa da tutte le parti sociali.
Riforma delle Pensioni 2023: le Proposte al Vaglio
Pensione con anticipo quota contributiva
Avanzata dall’INPS, è la proposta che prevede di poter accedere in maniera anticipata alla sola quota contributiva della pensione – avendo un’età specifica e con un numero minimo di anni di contributi versati – e a quella retributiva una volta raggiunta l’età effettiva della pensione.
Cosa prevede “Quota 41”
Proposta dai sindacati, prevede la pensione anticipata con 41 anni di contributi. Attualmente già prevista per chi svolge mansioni cosiddette usuranti e gravose, la misura vorrebbe essere estesa a tutti i lavoratori, senza distinzioni di età o categoria.
Riforma pensioni 2023: pensione anticipata a 64 anni
È l’ipotesi avanzata dal Governo che prevede la rinuncia della quota maturata con sistema retributivo e un conseguente completo ricalcolo della pensione.
Alcune variazioni alla proposta sono la pensione a 64 anni con almeno 36 anni di contributi oppure con assegno previdenziale con limitazioni sul valore dell’assegno.
Trattandosi di una riforma del sistema previdenziale tutto, sono stati presi in considerazione anche i giovani per garantire loro un inserimento stabile nel mondo del lavoro, così da evitare stipendi bassi e carriere discontinue che andrebbero (anche) a incidere negativamente sulle future pensioni.
Pensioni in Italia: la situazione attuale
In attesa di una riforma definitiva per il 2023, vediamo nel dettaglio come funziona effettivamente il sistema pensionistico italiano per capire quali sarebbero le novità per i pensionati.
Per poter usufruire del pensionamento “di vecchiaia” è necessario aver compiuto 67 anni e aver maturato almeno 20 anni di contributi versati.
Più in generale, chi ha almeno 5 anni di contributi versati, può riscattare la pensione a 71 anni, mentre per chi non ha mai lavorato (e non ha, quindi, mai versato dei contributi) sono previste delle misure assistenziali alternative come l’assegno sociale.
Per saperne di più sull’attuale sistema pensionistico italiano è possibile visionare il nostro approfondimento dedicato.
Le novità già introdotte dalla Legge di Bilancio 2022
Oltre alla già esistente pensione anticipata “standard”, con l’ultima Legge di Bilancio sono state introdotte delle variazioni:
-
- Quota 100. Ossia età anagrafica di almeno 62 anni e 38 anni minimo di contributi.
- Quota 102. Soluzione pensata per limitare l’impatto del requisito dell’età. Prevede, infatti, un’età minima di 64 anni e 38 anni di contributi.
Cessione del Quinto della Pensione e Anticipo TFS: le opzioni di credito per Dipendenti e Pensionati
Per tutti i lavoratori dipendenti e pensionati, esistono delle soluzioni di credito che permettono di non dover attendere tempi burocratici o di approvazione delle leggi.
Il Finanziamento rimborsabile mediante cessione pro solvendo del credito derivante dal trattamento di fine servizio (TFS): il prestito per i neopensionati
La richiesta di anticipo del TFS è il finanziamento riservato ai neo pensionati ex dipendenti pubblici e statali, assunti a tempo indeterminato prima del 1° gennaio 2001, e che abbiano necessità di liquidità, nel periodo che intercorre tra il termine del servizio e il momento del percepimento del Trattamento di Fine Servizio. Indipendentemente, infatti, dal tipo di pensione di cui si usufruisce, il TFS viene erogato dall’INPS dopo 12 o 24 mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro.
Usufruendo di questa soluzione, invece, è possibile ottenere subito fino al 100% del valore del TFS spettante, di fatto azzerando i normali tempi di attesa previsti.
Cessione del Quinto della Pensione: il miglior prestito per i pensionati
La Cessione del Quinto della Pensione è una tipologia di finanziamento non finalizzato pensato per gli ex dipendenti pubblici, statali, privati, autonomi ora in pensione e ai titolari di pensione INPS, ex INPDAP e altri enti o casse previdenziali.
Si tratta di una soluzione piuttosto snella e veloce, in quanto il requisito principale richiesto è il proprio cedolino della pensione, che verrà poi presentato unitamente al resto della documentazione, per dare avvio alla pratica. Il finanziamento avrà un tasso fisso e rata costante, il rimborso sarà gestito direttamente dall’INPS.
È, inoltre, una soluzione di credito piuttosto flessibile: l’importo della rata può ammontare anche a soli 50 € e il periodo di restituzione può andare da un minimo di 24 mesi fino a un massimo di 120 mesi.
Qualora si volessero avere maggiori informazioni sulle soluzioni creditizie disponibili, è possibile contattare uno dei nostri consulenti abilitati e richiedere un preventivo senza impegno.
Altri articoli che ti possono interessare…
Prestito, Finanziamento, Mutuo: le Differenze
Mese: Novembre 2022
Nell’avvio di un progetto familiare, professionale o personale, si hanno a disposizione diverse soluzioni di credito che, maggiormente, vengono proposte da banche ed intermediari: il mutuo, il prestito e il finanziamento.
Ma quali sono le caratteristiche di ciascuno e in cosa si differenziano l’uno dall’altro?
Vediamole insieme per schiarirci le idee.
Mutuo: il finanziamento per progetti immobiliari
Il mutuo ipotecario è la forma più diffusa di credito immobiliare offerto ai consumatori. Si tratta di un finanziamento a medio lungo termine, che in genere dura da 5 a 30 anni. Di solito il cliente riceve l’intera somma in un’unica soluzione e la rimborsa nel tempo con rate di importo costante o variabile. Serve per acquistare, costruire o ristrutturare un immobile, in particolare la casa di abitazione. Può servire anche per sostituire o rifinanziare mutui già ottenuti per le stesse finalità. È chiamato “ipotecario” perché il pagamento delle rate è garantito da un’ipoteca su un immobile.
In base ai tassi d’interesse il mutuo può essere : a tasso fisso, a tasso variabile e a tasso misto.
Un particolare importante da non sottovalutare nella scelta del mutuo è la presenza di diversi costi accessori, il più delle volte, inevitabili. Sono infatti previsti: la perizia dell’immobile e le spese d’istruttoria, gli interessi sul mutuo stesso (parzialmente detraibili nel caso della prima casa), le spese notarili e quelle per l’incasso della rata, le tasse e un’assicurazione obbligatoria per scoppio e incendio.
Il Prestito per progetti personali e familiari
Anche il prestito prevede la concessione di una somma di denaro da restituire ratealmente, in un determinato intervallo temporale, ma, a differenza del Mutuo, il prestito rientra nella categoria di operazioni che fanno parte del credito ai consumatori.
Queste operazioni si richiedono per bisogni personali e riguardano la vita privata e familiare. Fra i vari motivi che portano a scegliere questa tipologia di operazione sono per esempio l’acquisto dell’auto, acquisto di elettrodomestici, acquisto di servizi in genere. Fra i prestiti ai consumatori rientra anche la cessione del quinto e la delega di pagamento che sempre più spesso vengono utilizzati per ottenere una liquidità senza fini di scopo e consolidare altri prestiti già in essere.
Il ricorso alla cessione del quinto e delega di pagamento si presta molto bene in quanto permette un limite massimo di rata previsto per legge, la possibilità di restituzione fino a 120 mesi e il tasso fisso per l’intera durata del prestito.
Nel credito ai consumatori rientrano anche altre tipologie di prestito come il prestito finalizzato e il prestito non finalizzato. Il primo è solitamente una soluzione il cui fine è l’acquisto di un bene o di un servizio specifico. Il secondo si verifica quando viene fatta richiesta di prestito non vincolata all’acquisto di un bene o servizio specifico.
In questa seconda tipologia rientrano il prestito personale, il prestito delega, il prestito fiduciario e la cessione del quinto.
I requisiti per ottenere tali servizi variano in base al servizio richiesto, ma alcuni sono comuni come: ricevere la busta paga o la pensione, avere un documento d’identità non scaduto e di presentare il proprio CU, ex CUD.
Il Finanziamento, non solo per privati
Anche il finanziamento è un prestito a breve o medio termine (normalmente tra 1 e 10 anni) senza garanzia ipotecaria.
La differenza tra prestiti e finanziamenti formalmente non c’è. Spesso associamo al prestito quelle operazioni che, in caso di esito positivo della richiesta, l’importo venga liquidato direttamente al cliente. Il finanziamento al contrario si associa in alcuni casi all’acquisto di un bene o servizio ma la somma richiesta viene erogata all’esercente che vende il bene.
A seconda del tipo di finanziamento che si intende sottoscrivere, ci sarà anche una differenza nella normativa che lo disciplina. Il finanziamento è la forma di credito prevista anche per aziende e imprenditori.
Come scegliere il giusto finanziamento?
Per capire qual è la soluzione di credito migliore per te, l’approccio migliore consiste nel richiedere dei preventivi online, oppure recarsi presso una finanziaria di fiducia.
La figura del consulente finanziario può fare la differenza perché può supportarti nella definizione delle tue priorità e nel darti accesso a diverse soluzioni finanziarie personalizzate in base alle tue esigenze specifiche. Inoltre, rispetto alla banca o all’ente erogatore diretto, può fornirti una previsione accurata della rata, degli interessi e delle spese accessorie spesso non indicate esplicitamente.