Come funziona nel dettaglio il sistema pensionistico italiano.

Quali requisiti servono per andare in pensione nel 2022? Sono previste delle agevolazioni?

Facciamo il punto della situazione illustrando nel dettaglio come funziona l’attuale sistema pensionistico in Italia.

Di quali pensioni si può usufruire in Italia

I tipi di pensione erogati dal sistema pubblico italiano sono molteplici, ma per semplificare, potremmo dire che ogni prestazione pensionistica derivata da attività lavorativa dipende principalmente dall’età anagrafica del pensionando e dagli anni di contributi versati. In base a questi due fattori possiamo parlare di pensione di vecchiaia e di pensione anticipata.

Pensione di vecchiaia

Si ottiene al raggiungimento dei 67 anni di età e può essere richiesta dai lavoratoti iscritti:

  • al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD)
  • alle gestioni speciali per i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri)
  • alla Gestione Separata

Pensione anticipata

Se i suddetti lavoratori hanno raggiunto un numero minimo di anni di contributi hanno la possibilità di accedere alla pensione prima dei 67 anni. In questo caso, il requisito richiesto è un numero minimo di anni di contributi versati. Nello specifico, di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.

Ad ogni modo, l’erogazione dell’assegno pensionistico può dipendere anche da altri fattori quali:

  • genere dell’avente diritto
  • avvio precoce dell’attività lavorativa (prima dei 19 anni)
  • attività lavorative logoranti
  • situazione di necessità
  • condizione di eventuale inabilità al lavoro

 

Le novità già introdotte dalla Legge di Bilancio 2022

Oltre alla già esistente pensione anticipata “standard”, con l’ultima Legge di Bilancio sono state introdotte delle variazioni:

Quota 100.

Ossia età anagrafica di almeno 62 anni e 38 anni minimo di contributi).

Quota 102.

Soluzione pensata per limitare l’impatto del requisito dell’età. Prevede, infatti, un’età minima di 64 anni e 38 anni di contributi.

Opzione Donna.

Pensata per le lavoratrici dipendenti e autonome iscritte solo a determinati enti previdenziali (ne è esclusa, ad esmepio, la gestione separata INPS), prevede la possibilità di andare in pensione a 58 anni d’età per le dipendenti e 59 anni di età per le autonome che abbiano maturato almeno 35 anni di contributi.

APe Sociale.

Ovvero Anticipo Pensionistico Sociale. Si tratta di un anticipo della pensione a carico dello Stato Italiano, pensato per delle specifiche categorie di lavoratori (disoccupati, invalidi almeno al 74%, caregiver e addetti a mansioni gravose).

Isopensione.

È una pensione anticipata che possono richiedere i lavoratori di aziende con almeno 15 dipendenti, a patto di raggiungere i requisiti minimi per la pensione nei 7 anni successivi alla sospensione del rapporto di lavoro.

Scivolo aziendale

Da utilizzare unitamente al contratto di espansione e indirizzato ai dipendenti a cui non manchino più di 5 anni al raggiungimento della pensione. Con questo meccanismo del sistema pensionistico i lavoratori possono ottenere un’indennità mensile equivalente alla pensione maturata al momento della pensione vera e propria.

Le Nostre Soluzioni di Credito Per Chiunque Percepisca Una Pensione

La Cessione del Quinto della Pensione e l’Anticipo del TFS sono soluzioni di credito che permettono a chiunque percepisca una pensione di non dover attendere i tempi burocratici (o l’approvazione di eventuali leggi) previsti dell’attuale sistema pensionistico.

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